Tirsi e Clori (Claudio Monteverdi)

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CPDL #11680: Icon_pdf.gif Finale 2005
Editor: Jorge Luis Gaete Calderon (submitted 2006-04-18).   Score information: Letter, 28 pages   Copyright: CPDL
Edition notes: PDF file created and uploaded 2008-05-09.

General Information

Title: Tirsi e Clori
Composer: Claudio Monteverdi

Number of voices: 5vv   Voicing: SSATB

Genre: Secular, Madrigal

Language: Italian

Instruments: 5 instruments, Basso continuo
Published: Concerto: settimo libro de madrigali, Venice, 1619

Description: ballet, first performed in Mantua in 1616.

External websites:

Original text and translations

Italian.png Italian text

Tirsi:
Per monti e per valli,
bellissima Clori,
già corrono a balli
le ninfe e' pastori.
Già lieta e festosa
ha tutto ingombrato
la schiera amorosa
il seno del prato.

Clori:
Dolcissimo Tirsi,
già vanno ad unirsi,
già tiene legata
l'amante l'amata.
Già movon concorde
il suono a le corde.
Noi soli negletti
qui stiamo soletti.

Tirsi:
Su, Clori mio core,
andianne a quel loco,
ch'invitano al gioco
le Grazie ed Amori
Già Tirsi distende
la mano e ti prende,
che teco sol vole
menar le carole.

Clori:
Sì, Tirsi, mia vita,
ch'a te solo unita
vò girne danzando,
vò girne cantando.
Pastor, bench'è degno,
non faccia disegno
di mover le piante
con Clori sua Amante

Clori e Tirsi:
Già, Clori gentile,
noi siam nella schiera.
Con dolce maniera
seguiam il lor stile.
Balliamo ed intanto
spieghiamo col canto,
con dolci bei modi
del ballo le lodi.

Solisti e Coro:
Balliamo, ch'el gregge,
al suon de l'avena
che i passi corregge
il ballo ne mena
e ballamo e saltano snelli
i capri e gli agnelli.


Balliam, che nel Cielo
con lucido velo,
al suon de le sfere
or lente or leggiere
con lumi e facelle
su danzan le stelle.

Balliam, che d'intorno
nel torbido giorno,
al suono de' venti
le nubi correnti,
se ben fosche e adre
pur danzan leggiadre.

Balliamo che l'onde
al vento che spira
le move, e l'aggira,
le spinge e confonde
si come lor siede;
e movon il piede,
e ballan le linfe
quai garuli ninfe.






Balliam, che i vezzosi
bei fior ruggiadosi,
se l'aura li scuote
con urti e con ruote,
fan vaga sembianza
anch'essi di danza.

Balliamo e giriamo,
corriamo e saltiamo,
- Qual cosa è più degna? -
il ballo n'insegna!